Avevamo prodotto un nuovo vino, un vino importante, dove il frutto non veniva sopraffatto dal legno, un vino pregiato dalla struttura complessa ma molto armonica ed equilibrata. Eravamo molto soddisfatti e cercavamo un nome originale che lo legasse al territorio in cui nascevano le uve con cui si produceva quel vino.
Era una tiepida notte di fine maggio e camminavo con mia moglie Laura lungo la strada sterrata che porta alla Torraccia, costeggiando prima un bosco di pini e poi il vigneto che circonda la fattoria, quando con nostra sorpresa ci ritrovammo immersi in una moltitudine di lucciole che volavano lievi e rischiaravano a intermittenza i filari e i pini, regalandoci una percezione magica dello spazio notturno.
“Che lucciolaio!”, esclamò Laura.
Quella parola mi piacque molto, portava con sé tante cose, tante sensazioni: la magia di quel momento surreale, l’armonia del paesaggio notturno non disturbato dalle luci della città, la vivacità delle lucciole, la genuinità di quel territorio ancora integro, la conferma della bontà della nostra scelta di non usare insetticidi e sostanze nocive nel trattamento dei vigneti.
Avevamo trovato il nome al nuovo vino!!!
Laura disegnò l’etichetta cercando di non tradire il silenzio e le luci di quella notte.
E ogni anno, tra la fine di maggio e l’inizio di giugno, quando le notti diventano più calde, camminando fra i vigneti di Torraccia si rinnova il miracolo del “Lucciolaio”.
Paolo Osti
Classificazione: vino a Indicazione Geografica Tipica Colli della Toscana Centrale Rosso. Viene prodotto dal 1994.
Vinificazione: la fermentazione primaria avviene in vasche di acciaio inox a temperatura controllata tra 28 e 30° per 22-24 giorni.
Caratteristiche: colore rosso rubino intenso con sfumature granato dopo vari anni di invecchiamento. Profumo ampio con bouquet complesso di frutti rossi maturi, essenze di bosco, spezie, vaniglia e liquirizia; gusto ampio, pieno, morbido, elegante, armonico, ben equilibrato e molto persistente.
Conserva ed evolve le proprie caratteristiche migliori per molti anni potendo sopportare un lungo invecchiamento (18-25 anni).
Alcool: 13,5 – 14% a seconda dell’annata.
Temperatura di servizio: 20° C.
Abbinamenti: ideale per carni rosse alla griglia, cacciagione arrosto e in umido, cinghiale alla maremmana, selvaggina in salmì, formaggi stagionati e saporiti. Può essere gustato anche come vino da meditazione.